
RYTHMOTEQUE VS LONGOBARDA, AMICIZIA E RIVINCITA
Dopo settimane di sfide, emozioni e colpi di scena, il Campionato Universitario arriva al suo atto finale con una sfida che profuma di amicizia, passione e riscatto: Rythmoteque contro Longobarda. Due squadre storiche, due gruppi di amici, una sola coppa da alzare.
A cura di Samuele Fiorin - Dopo settimane di sfide, emozioni e colpi di scena, il Campionato Universitario arriva al suo atto finale con una sfida che profuma di amicizia, passione e riscatto: Rythmoteque contro Longobarda. Due squadre storiche, due gruppi di amici, una sola coppa da alzare.
Per Rythmoteque è un traguardo che ha il sapore del sogno realizzato.
Dopo sei anni di partecipazioni, finalmente il gruppo raggiunge la tanto ambita finale, frutto di un cammino fatto di determinazione e crescita. Partiti dal girone come terzi classificati, hanno sorpreso tutti, battendo avversari su avversari con cuore e grinta.
La Longobarda, invece, ha dominato il proprio girone chiudendolo al primo posto e si presenta alla finale con il morale alto e un gioco solido, costruito su un gruppo affiatato che condivide molto più di un campo da gioco.
Ma questa non è solo una finale di calcio: è una storia di legami profondi, di amici che si conoscono da anni, alcuni dei quali hanno persino cambiato casacca. È il caso di Maida, oggi portiere della Longobarda, con un passato tra i pali di Rythmoteque.
Un dettaglio che aggiunge un sapore speciale alla sfida.
Tra i protagonisti da tenere d'occhio, per la Longobarda spicca il numero 10 Farina, fantasista e vero trascinatore della squadra, mentre Rythmoteque si affida alla forza e all’intelligenza tattica del suo centrocampista Cecala, il classico box-to-box capace di cambiare l’inerzia di una partita in pochi tocchi.
Il cammino è stato lungo, ma ora tutto si decide in una notte.
Rythmoteque e Longobarda si affrontano non solo per un trofeo, ma per scrivere una pagina indimenticabile della loro storia, nel segno dello sport e dell’amicizia.