DIECI: FC SPAVENTAPASSERE

13/03/2024

Bentornati su 'Dieci', una piccola intervista di dieci domande, poste ad allenatori, giocatori e dirigenti per scoprire qualche curiosità in più sulle loro squadre. Oggi con noi Lorenzo Bruni, capitano di Spaventapassere, squadra che ha avuto qualche difficoltà iniziale in Lega Bocconi, ma che nelle ultime tre ha dimostrato di poter mostrare il suo vero volto in Coppa dell Università.

A cura di Leonardo Marzorati - Benvenuto Lorenzo, volevo partire subito con una domanda sulla tua squadra, da dove siete nati e perchè?

Bruni: Siamo un gruppo di 5/6 ragazzi che è partito da Pistoia e dintorni, ma che per motivi lavorativi o scolastici si è ritrovato a Milano... poi pian piano abbiamo aggregato compagni di università o colleghi di lavoro per fare i calcetti tra di noi, dopo altro tempo abbiamo deciso di creare 'Spaventapassere'.

Leo: La mia seconda domanda si increntrava proprio sul chiederti se vi frequentaste anche fuori dal campo o era solo il calcio ad unirvi... ma a questo punto mi hai già risposto.

Bruni: Si, diciamo che abbiamo unito un pò la passione di tutti per il calcio, sfruttando l'unione che già c'era tra di noi prima di arrivare a Milano. Prima di compagni siamo amici assolutamente.

Leo: Ho guardato un pò l'andamento della tua squadra questa stagione e volevo chiederti cosa vi fosse mancato per raggiungere il Trofeo degli Atenei?

Bruni: Sicuramente ci è mancata un pochettino di intesa, la squadra è nata quest'anno e pensp che le prime partite ci servissero per ingranare. Un altro aspetto che, secondo me, è venuto a mancare è un pizzico di egoismo. Qualche partita ci siamo presentati in 11/12, quindi, cercando di far giocare tutti lo stesso minutaggio, si faceva fatica a entrare mentalmente in partita. 
Noi cambiavamo ogni 15 minuti ed era tosta essere ben inseriti in campo. Abbiamo già notato un cambiamento da quando ne convochiamo 9, nelle ultime tre partite: Una l'abbiamo vinta, una abbiamo perso all'ultimo secondo e l'altra l'abbiamo persa di misura giocando senza portiere.

Leo: La regular season è finita, voi siete matematicamente in Coppa delle Università. Qual'è l'obiettivo per questo nuovo torneo?

Bruni: Vogliamo arrivare al prossimo torneo con lo spirito giusto. La Coppa vogliamo vincerla, i traguardi che ci eravamo imposti a inizio campionato erano diversi e non siamo riusciti a raggiungerli, quindi dobbiamo assolutamente batterci fino alla fine per vincere il trofeo.

Leo: Abbiamo parlato della nascita della squadra, ora andiamo a parlare in maniera più individuale. Chi sono le pedine fondamentali della vostra rosa?

Bruni: Partirei dal nostro bomber, Pietro Pratesi, su di lui ci basiamo per i gol che ci porta... fa praticamente reparto da solo. Ha avuto qualche difficoltà iniziale, ma penso sia normale visto che in generale la squadra faceva fatica a girare. Poi voglio citare Giovannelli sulla fascia, ci da qualità e spinta, salta l'uomo... insomma, fondamentale per la nostra manovra offensiva.
Poi io, capitano Bruni, mi interscambio tra il ruolo di terzino e centrocampista, cerco di fare il più possibile a livello di assist e gol, ma di dare anche il mio supporto in difesa.

Leo: Come giocate di solito? Che modulo preferite usare?

Bruni: Siamo partiti con 2-3-1 le prime giornate, ma dopo poco ci siamo resi conto di essere troppo difensivi, gli esterni diventavano quasi dei terzini facendo poca densità in mezzo al campo.
Nelle ultime 2-3 partite di regular season abbiamo cambiato ad un 3-2-1... devo dire che ha pagato!

Leo: Bene... se dovessi descrivere la tua squadra con due pregi e due difetti, cosa diresti?

Bruni: Come pregi direi che non ci abbattiamo, nonostante le sconfitte il morale è sempre stato alto. Altro pregio è che abbiamo una squadra comunque qualitativa, non facciamo della corsa e del fisico l'unica nostra arma ma siamo in grado di esprimerci anche giocando la palla.
Come primo difetto ti direi che, essendo tanto amici, cerchiamo di girare tutti e quindi capita di far uscire del campo chi sta facendo bene. Secondo difetto è una carenza fisica che ogni tanto si nota.

Leo: Ti va di mandare un messaggio a chi leggerà la tua intervista?

Bruni: Attenti perchè ci stiamo riprendendo e ci prenderemo anche la coppa:

Leo: Passiamo alle ultime due domande che sono quelle più 'scherzose', a quale squadra pensate di assomigliare di più?

Bruni: Eviterei le squadre italiane per non fare un torto a nessuno... ti direi forse il Bayer Leverkusen di Xabi Alonso.

Leo: Chi è il giocatore che ti ha fatto innamorare di questo sport?

Bruni: Indubbiamente Maldini!